![]() |
Come
nasce il sogno d'amore
Quarta
di copertina |
Il possedere
e l'essere posseduti hanno un suono diverso se a coniugarli è il
linguaggio amoroso o la fredda logica del potere. La possibilità
di tenere insieme due "domini", due "divinità",
che la storia ha ingiustamente e a suo danno voluto dividere, è
stata la molla profetica e trasgressiva che ha portato le "moderne
ascete", le donne emancipate di fine '800 e inizio '900, a proporsi
nella vita pubblica come "forza rigeneratrice" di una civiltà
sterile, complemento indispensabile per il "triste fratello"
che ha voluto evolvere solo, condannandosi a restare "debole e feroce",
"imperfetto sempre". Ma è proprio il tentativo della
donna di farsi protagonista sulla stessa scena che l'uomo ha occupato
da secoli, che permette di "calare nella mischia" il mito, di
scoprire il risvolto violento di una "interezza" che conosce
un volto solo, un sesso solo, una mente che può farsi creativa,
incandescente, per l'apporto di una materia femminile di affetti e di
emozioni, ma che resta pur sempre "androgina", centrata prioritariamente
sull'uomo. Lea Meandri |